lunedì 23 marzo 2009

Ilha Grande, Paraty e ritorno a Rio de Janeiro

Ilha Grande
per rilassarci dopo i festeggiamenti del Carnevale facciamo rotta verso Ilha Grande (che significa Isola grande e a ragione, visto che è di 193 km quadrati), un' isola tropicale non troppo distante da Rio de Janeiro: 4 ore di bus fino a Mangaratiba (con un cambio di bus) e da lì un altro paio di ore di barca. Il problema è che i traghetti ufficiali partono solo alle 8 di mattina, per cui o si dorme a Mangaratiba la notte precedente oppure bisogna affidarsi alle barche private che tornano sull'Isola dopo essere andate a fare rifornimenti sulla terra ferma. L'unica barca disponibile quando siamo arrivati noi era piena di materassi e faceva rotta verso l'Enseada das Palmas e non ad Abraao, che è la "città" e porto principale dell'isola. Per nostra enorme fortuna le persone che avevano affittato la barca erano i proprietari di una pousada, per cui ci saremmo potuti fermare lì la prima notte per poi ripartire verso Abraao. Ancora non sapevamo che da lì non saremmo mai più voluti partire. L'Ensada das Palmas si trova a 6 km da Abraao (un paio di ore a piedi) e a un'ora e mezza da una delle spiagge più belle di tutta l'isola: Lopez-Mendez. La nostra camera, semplice ma pulita, si affacciava direttamente sull'oceano, e la sera una volta spento il generatore di corrente, lo spettacolo di suoni e colori a lume di candela era veramente incredibile. Il proprietario della Pousada (che poi scopriremo essere solo in affitto) è un francese di nome Jean-Louis, ex campione di Francia di pattinaggio artistico che per 35 anni ha lavorato in tutto il mondo con Holiday on Ice, per la gioia di Lucia. Tra le altre cose è stato anche uno chef abbastanza famoso, per cui mangiare l'entrecote e la ratatouille è stata una vera delizia. Peccato solo che dopo due notti passate in questo paradiso ce ne siamo dovuti andare perchè arrivava un gruppo di 50 olandesi che avevano prenotato tutto l'albergo (motivo per cui sulla barca c'erano tutti quei materassi). Perciò prendiamo il taxi boat dell'ormai amico Pablo direzione Abraao (15 r a persona). Gente, troppa gente. Acqua non troppo limpida e spiagge lontane dal centro. Pousadas tutte occupate per cui ci accampiamo per due giorni con la tenda. L'unico vero motivo per venire ad Abraao sono i tour dell'isola che partono da qui. Decidiamo di provare a fare uno di questi tour e per fortuna ne troviamo uno con pochissime persone (3 coppie compresi noi) perchè di solito sono barche da almeno 60 persone ed è decisamente troppo turistico per i nostri gusti. Prima tappa del tour è la praia da Feticeira da dove parte un sentiero che in 40 minuti porta ad una cascata. Dopo molta frutta di cortesia sulla barca arriviamo alla praia da fora, dove gli altri vanno al ristorante (ovviamente carissimo!) mentre noi ci rilassiamo sulla spiaggia con i nostri panini a buon mercato! Il pomeriggio lo passiamo al Saco do Cèù alla praia do Amor, picolissima e incantevole spiaggia dove si può fare snorkelling e dove abbiamo vista una stella marina veramente enorme!
Jean Louis lo aveva detto: "prima o poi da qui tutti i nostri clienti ripassano. O almeno vorrebbero farlo". In effetti dopo la seconda notte passata in tenda tra il caldo, la pioggia e le zanzare, decidiamo di prendere il prima taxi boat e di ritornare nel nostro paradiso! Da qui siamo tornati una volta a Lopez-Mendez (lunghissima spiaggia di surfisti) e una volta alla praia di Sao Antonio, molto più piccola e riservata ma altrettanto bella. Con il solito taxi boat e con una famiglia di brasiliani di florianopolis simpaticissimi il giorno seguente facciamo un'escursione alla Lagoa Azul dove tra mille pesci colorati, stelle marine giganti e coralli, ci imbattiamo anche in tre tartarughe marine enormi.. nuotare insieme a questi animali e seguire i loro movimenti è stato indescrivibile! Tappe successive alla Fregeira de Santana e alla Praia del Lapariz ed infine alla Feticeira, dove però stavolta ci siamo riposati in spiaggia invece di incamminarci per le cascate.

Paraty

Stvolta da Abraao prendiamo il catamarano veloce alla volta di Angra Dos Reis, invece di Mangaratiba, perchè decidiamo di spingerci ancora un pò verso sud per andare a Paraty, bellissima cittadina sul mare in stile coloniale, con le porte delle case colorate, le enormi pietre che lastricano le strade su cui passano decine di caretti tirati da cavalli e dove centinaia di piccole lanterne illuminano gli stretti vicoli.. insomma se non fosse per i troppi turisti sembrerebbe davvero di essere tornati indietro nel tempo. Per fortuna i prezzi qui sono più accessibili che ad Ilha Grande e con 60 reais in due soggiorniamo in un b&b molto carino, con abbondante prima colazione e uso cucina. La prima escursione che facciamo è a Trinidade (45 minuti di bus) dove secondo molti ci sono 4 tra le spiagge più belle di tutto il Brasile come Praia do Cachadaço e Praia do meio. A 700 metri di distanza da quest'ultima ci sono delle bellissime piscine naturali, dove le rocce formano delle barriere naturali contro le, altrimenti, sempre presenti onde. La seconda escursione invece ha come destinazione una cascata molto particolare (cachoiera do tobogá), dove il fiume ha levigato talmente tanto una pietra enorme che qui i ragazzi surfano letteralmente in piedi sulla roccia, atterrando poi in una piscinetta d'acqua. Praticamente un parco di divertimenti acquatico naturale!


Ritorno a Rio de Janeiro

Per prendere la lettera con il bancomat e la sim del telefono di Lucia che ci avevano spedito a casa di Irene, torniamo a Rio, ma ovviamente della lettera ancora nessuna traccia (presto nel blog apriremo una sezione contrattempi&rotture!). Il nostro soggiorno si prolunga ancora per una settimana, in attesa della lettera che, dopo mille peripezie, finalmente arriva. Per festeggiare il compleanno di Irene andiamo tutti ad un supershow al sambodromo con i Los Hermaos, i Kraftwerk e i Radiohead...6 ore di concerto davvero bellissimo! Dopo una festa di despedida domenicale a casa con feijoada, una ventina di persone e con addirittura una banda di samba, arriva purtroppo il momento di lasciare questa città incredibile e i tanti amici che vi abbiamo trovato. Cominciamo a capire il significato della parola Saudade.

4 commenti:

  1. E' veramente un piacere leggere il vostro diario di bordo...un piacere per il cuore e per gli occhi!...posti incantevoli...da sogno!!...e in mezzo a tutto questo splendore i più incantevoli siete voi!! Grazie Valerio...grazie Lucia!

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  2. bello, ma la saudade... per l'italia non c'è?
    e specialmente per la zietta? siete molto bellini anche se Vale sta diventando tipo ....venerdi....
    un bacio a tutti e due con tanto..... lo sapete cosa

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  3. ciao volevo sapere quali sono per te le spiaggie piu belle con il mare cristallino !dove mi consogli io andro per 4 giorni siamo 2 coppie!!!dove la sera vorremo anche un po di allegria !!!grazie mill egattone03@libero.it

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  4. ciao sono luana..a febbraio sarò in brasile..devo impegnare solo 5 giorni..sono indecisa se andare all ilha grande o al morro do sao paulo..potreste darmi un consiglio?grazie mille glomelsol@gmail.com

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