Il centro di Buenos Aires, con le sue avenidas enormi e i bei palazzi ricorda molto l'Europa, forse Parigi. Il cuore del commercio è Avenida Florida, in cui si possono trovare prodotti tipici come cuoio e mate. La sede del governo è la Casa Rosada, nome che deriva dal suo colore che alcuni riconducono all'usanza di dipingerne le facciate con sangue di bue in tempi antichi. Proprio li di fronte, nella Plaza de Mayo, le madri dei desaparecidos della dittatura continuano a marciare ogni giovedì con un fazzoletto bianco legato in testa e le foto dei loro cari appese al collo. Quando ci troviamo li, notiamo la presenza di numerosi canali di televisione pronti a riprendere chissà quale evento. Scopriamo che si tratta di una manifestazione organizzata da D'Elia, un dirigente argentino che sostiene il governo.
Un'altra strada importante dal punto di vista storico è l'Avenida de Mayo, con i suoi caffè e palazzi storici, e la piazza con l'obelisco, simbolo di Buenos Aires.
Uno dei quartieri più ricchi della città si trova a poca distanza dal centro: Recoleta. Per arrivarci prendiamo un bus, che costa pochissimo qui, dato che lo stato sovvenziona parte dei trasporti pubblici, ma ricordate: se non avete moneta, non potete salirci. Le monete a Buenos Aires sono preziosissime, nessuno vuole cambiare le banconote; ci raccontano addirittura che le monete vengono vendute all'estero e poi fuse visto che sono fatte con materiali abbastanza pregiati. A Recoleta, oltre agli edifici storici, si trova anche un bel cimitero monumentale dove riposano le principali personalità argentine, tra cui Evita, moglie di Perón. A quanto pare, la sua salma era stata inviata in Italia sotto falso nome; quando il governo argentino decise di rimpatriarla e darle degna sepoltura, i posti a disposizione nel cimitero si erano esauriti, per questo la sua tomba è molto modesta. Il corpo di Evita riposa a 5 metri di profondità, per evitare eventuali profanazioni (che invece sono evidenti in altre tombe).
A pochi passi dal cimitero, in un parco, si trova un fiore meccanico enorme che si apre con il sorgere del sole e si chiude al tramonto. Quest'opera d'arte è costata un bel patrimonio e, ovviamente, c'è chi crede che si sarebbero dovuti usare meglio questi fondi destinandoli a qualcosa di più utile.
Una delle zone più moderne di Buenos Aires è Puerto Madero, con svettanti edifici in vetro che sono ancora in costruzione, visto che i fondi destinati a queste opere non erano sufficienti. Il quartiere si estende lungo il fiume, con una bella passeggiata e molti locali che si animano nei fine settimana, pur avendo prezzi poco accessibili. Dall'altra parte rispetto al fiume si trova il parco-riserva ecologica Costanera Sur, ricco di fauna come volatili, nutrie ed altri. Gli sportivi non perdono occasione per fare una corsetta tra i tantissimi alberi di questo parco!
I primi immigrati italiani e spagnoli che arrivarono qui, si fermarono poco lontano dal porto di allora, nel quartiere di La Boca, che conserva ancora le caratteristiche case colorate in lamiera. Nel passato venivano dipinte con residui industriali e la tradizione si è mantenuta, pur essendo cambiati i colori! La strada principale è El Caminito, dove gli artisti espongono quadri e numerosi turisti scattano foto. A pochi isolati, ecco la Bombonera, il famoso stadio del club Boca Junior a cui apparteneva Diego Armando Maradona. I colori della squadra sono il blu e il giallo, quelli della bandiera svedese, visto che sono stati scelti in base alla prima barca che attraccò al porto, che appunto arrivava dalla Svezia.
ma i mortè!!!! beati voi!!!
RispondiEliminavi seguo con trepidazione!!
solo che nn mi isualizza tutto il blog, come faccio?
mi fa leggere fino al titolo del post "Valparaiso etc" poi il nulla.
che devo fa?
come visualizzare tutti i post?
vi abbraccio cari! ci mancate!
marco
...sempre più coinvolgente e spettacolare!!! Tutti noi vi seguiamo in ognuna delle vostre innumerevoli tappe con tanta gioia...per voi!!...e con un pò di ansia ...per noi!!! Vi abbracciamo forte...con tutto il nostro amore!! mamma
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