domenica 13 settembre 2009

Hong Kong e Macau


Un breve volo di circa quattro ore ci conduce ad Hong Kong, dove ci aspettano due amici all'aeroporto, almeno in teoria. Dopo una breve attesa arrivano Bizio ed il Vikingo, il primo reduce da sei mesi ad Hong Kong, il secondo in visita come noi. Ci compriamo subito la Octopus card, una tessera ricaricabile fantastica che può essere usata dappertutto in città: metro, bus, barche e persino negozi. Bizio ci porta a casa sua, nel cuore dell'isola e ovviamente c'è l'aria condizionata al massimo, come si usa qui, visto il clima estremamente umido ed afoso...persino per strada arrivano ventate di aria gelida provenienti dai negozi e per un attimo si riesce a respirare. Dopo esserci riposati un po' facciamo un giro con la nostra guida che ci porta al mercato di Temple Street; qui si può acquistare davvero di tutto! La tappa successiva è lo spettacolo delle luci dei palazzi di Hong Kong che si affacciano sulla baia e si illuminano a tempo di musica anni ottanta. Un po kitch, ma il panorama sulla baia merita. Il mattino dopo corriamo al consolato indiano per richiedere il visto e, dopo essere impazziti tra i meandri dei grattacieli-labirinto, finalmente troviamo l'ufficio e ci mettiamo in coda. Già si nota che il tipo di organizzazione di stampo britannico che predomina ad Hong Kong non ha niente a che fare con quella indiana. Sbrigate le pratiche ci prepariamo alla festa per la partenza di Bizio ad Hong Kong, che si tiene in un bel locale con musica dal vivo, lo Stickyfingers. Facciamo tardi ma il mattino dopo ci svegliamo alle sei per andare a Tai Wai, una spiaggia bianchissima a circa due ore dal centro. Per arrivarci prendiamo ogni mezzo di trasporto conosciuto dall'uomo, eccetto la mongolfiera, e per di più ci aspettano quaranta minuti di camminata in salita! Diciamo che, una volta giunti a destinazione, la bellezza del paesaggio fa dimenticare ogni sforzo. Pur essendo Domenica c'è poca gente in spiaggia, ma parecchie barche sono parcheggiate nella baia e per questo l'acqua non è bellissima. Ci raccontano che la comunità filippina che vive ad Hong Kong è la più discriminata. Anche nei giorni festivi ai filippini non è permesso andare in spiaggia, che sarebbe altrimenti troppo affollata per i gusti dei cinesi. Il razzismo c'è in tutto il mondo.
Ci riposiamo in riva al mare o immersi nel “brodo caldo” cioè l'acqua bollente che a malapena ci rinfresca dal caldo asfissiante. Al ritorno, barca rapida per Hong Kong, solo dopo un gustoso snack al baretto sulla spiaggia vicino. Le ultime due mete turistiche che ci fa scoprire Bizio sono il Grande Buddha e il villaggio di pescatori poco lontano di Tai Ho. La statua di Buddha è decisamente imponente ma a dire il vero non è molto antica, visto che risale al 1996 e sembra essere più un luogo turistico che di interesse religioso. Dopo la partenza di Bizio ci consoliamo con un bel pranzo Dim Sum, ovvero ravioli ripieni cotti al vapore e immersi in varie salse. Davvero ottimo! Il ristorante inoltre gode di un'ottima vista sulla città dato che si trova al 23esimo piano di un grattacielo.
Decidiamo di visitare anche Macau, ex colonia portoghese poco distante da Hong Kong. Prima tappa ristorante portoghese Fernando, dove ci servono Baccalà e riso alla Macau, poi ci spostiamo con il bus in un paesino coloniale con piccole case in stile portoghese e una chiesetta gialla ben conservata. Concludiamo con un giro nel centro di Macau dove si trovano numerosi casinò in cui si gioca esclusivamente con dollari di Hong Kong e non con la moneta locale, le patacas. Il Grand Lisboa è il casinò più imponente e appartiene all'uomo più ricco di Macau. L'imperial palace invece è famoso per il suo pavimento di lingotti d'oro, mentre allo Swinn ci si può intrattenere con giochi d'acqua e lo spettacolo dell'albero della prosperità (anche questo un po' trash ma ai cinesi sembra piacere molto). L'impressione generale che dà Macau è un po' quella di essere una copia di Las Vegas, tuttavia una gita di un giorno merita comunque. Stanchi, saliamo su una delle navette gratuite dei casinò ed andiamo a prendere il traghetto al terminal che collega Hong Kong con Macau ventiquattro ore su ventiquattro.

1 commento:

  1. ...è straordinariamente emozionante vedere tutti voi insieme lì!!! Uao!!!Viva Valerio..viva Lucia...viva Bizio...viva il Vichingo!!!!!

    RispondiElimina