venerdì 25 dicembre 2009

Fine del viaggio?

Alla stazione dei bus del Cairo prenotiamo il biglietto per la tratta Cairo-Amman. Il bus non può passare via terra a causa dell'instabile situazione dei territori palestinesi e di Israele e quindi il percorso obbligato prevede l'uso del traghetto preso all'andata. Ci viene assicurato che in 15 ore saremo ad Amman. Partiamo alle 23 e alle 7 di mattina siamo già all'imbarco del traghetto a Nuweiba, ma passano le ore e non inizia l'imbarco. Cerchiamo di informarci sull'orario di partenza e di arrivo del traghetto: nessuno ci da una risposta soddisfacente e tutti sembrano conoscere orari completamente diversi. finalmente a mezzogiorno saliamo sul traghetto che però salpa solo alle 15.30. Alle 19.30 siamo finalmente ad Aqaba, ma il bus ci deve ancora portare ad Amman, a circa 3 ore di viaggio. Seduti fuori dal porto sul marciapiede, in compagnia di una donna egiziana che ci nutre con falafel e formaggio e ci racconta la sua vita, aspettiamo ancora. Una, due, tre, quattro, quasi 5 ore. Nel frattempo scopriamo che il nostro bus ha problemi tecnici e ne aspettiamo uno in sostituzione. Il bus arriva, finalmente pensiamo, ma l'autista è introvabile, dove sarà finito? Arrestato per commercio illegale di articoli di elettronica dall'Egitto alla Giordania! Troviamo un altro autista, ma c'è ancora un problema da risolvere; uno dei passeggeri ha dimenticato un tacchino enorme sull'altro bus e aspettiamo di recuperarlo. Partiamo alla volta di Amman, stanchi ma felici. In albergo arriviamo alle 4 di mattina (circa 30 ore dopo la partenza...) dove ci dicono che la nostra camera non è più disponibile perchè pensavano che non arrivassimo più. Ci danno una singola, ma a noi a questo punto va bene tutto, anche perchè dopo 3 ore dobbiamo prendere il taxi per l'aeroporto! Giusto il tempo di farsi una doccia e riorganizzare gli zaini e andiamo a prendere l'aereo. Almeno stavolta, ci diciamo, arriveremo quando ci hanno detto! Il primo volo atterra a Londra senza problemi, siamo sollevati e ci rincuora sapere che in Italia ci aspettano tutti a braccia aperte e che dormiremo in un letto comodo, mangeremo un pasto caldo e non dovremo svegliarci all'alba il giorno dopo. Ma, ahimè, non è andata proprio così. Cambiamo terminal a Heathrow, ci mettiamo in fila per il check in e una volta arrivati di fronte alla hostess ci sentiamo dire di tornare dopo 20 minuti: il nostro volo è "on hold", per ora non si sa quando partirà. Ci spostiamo dalla fila e, con gli occhi incollati al tabellone delle partenze, non vogliamo crederci: il volo è stato cancellato per le condizioni metereologiche. Chiediamo delucidazioni e ci mandano in un'altra area dell'aeroporto per effettuare una nuova prenotazione. La coda è già infinita, dato che ogni volo in partenza dopo le 19 è stato cancellato. Con molta pazienza ed un po' di fortuna riusciamo a riprenotare il volo per il 23, cioè due giorni dopo, e strappiamo un posto in lista d'attesa per il 22 (cioè il giorno dopo) alle 12.30. Riusciamo persino ad ottenere un buono per pernottare in hotel con tanto di cena e colazione. Un po' sconsolati, un po' incazzati, un po' increduli, andiamo in albergo con la metropolitana e ci dicono anche di scendere alla fermata sbagliata...a cena però ci sediamo al tavolo con dei ragazzi che erano in coda con noi all'aeroporto e ridiamo delle nostre disavventure, chi ha perso 3 giorni di vacanza a Praga, chi spera di arrivare dai familiari all'estero da ormai 3 giorni, chi sembra non preoccuparsi molto e chi è sulla via di casa dopo un lungo viaggio. Tra un piatto di tacchino, un bicchiere di vino e una fetta di torta, sembra quasi di essere in vacanza con gli amici! Il mattino dopo altri 45 minuti di metro e torniamo all'aeroporto, dove siamo nuovamente incanalati in una lunga coda. A circa 20 minuti dall'imbarco del volo per cui siamo in lista d'attesa, capiamo che non ce la faremo mai: Lucia prova a spiegare la situazione ad una hostess che ci manda in un counter vuoto. Incredibilmente la signorina ci ristampa la carta d'imbarco con i posti assegnati e ci dice di muoverci, è tardi!! Passiamo davanti ad ogni tipo di fila, corriamo fino al gate...sta iniziando l'imbarco, che bello. Saliamo sul nostro ultimo volo, dietro di noi due turisti americani che vanno per la prima volta in Europa, più in là un gruppo di napoletani che gridano a squarciagola...ma stiamo davvero tornando a casa? Roma Fiumicino, siamo arrivati. Ora manca poco, meno di un'ora di macchina e sarà tutto finito. Rimaniamo bloccati nel traffico, ma a questo punto che importa? La neve ha segnato l'inizio e la fine di questo viaggio, unendo il cerchio alle estremità, la partenza con l'arrivo. E noi, lo abbiamo percorso tutto, passo per passo, ed ora siamo di nuovo qua.

2 commenti:

  1. ...un viaggio GRANDIOSO...ma ancora più GRANDIOSI siete stati VOI!!! Bentornati a casa!!!!!

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  2. spettacoloso!!
    torno presto a leggere il resto!

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