martedì 1 dicembre 2009

Delhi

La prima meta che visitiamo a Delhi è Birla house la casa dove Gandhi era ospite e da dove ha condotto le sue ultime battaglie, fino al suo assassinio, avvenuto proprio qui, nel giardino. Nel primo piano sono raccolte numerosissime fotografie storiche, mentre al secondo vi è una vera e propria mostra multimediale, con suoni, colori, oggetti in movimento. Ad esempio si tocca il bastone di Gandhi ed appaiono le date fondamentali della sua vita; si tocca un articolo di giornale e si osserva l'espressione di Gandhi mentre lo legge; si ruota l'arcolaio ed appaiono alcune famose citazioni del Mahatma. Passiamo velocemente dall'India Gate, dove come al solito ci osservano e ci scattano foto. Il giorno seguente incontriamo Samir, un ragazzo indiano per cui Lucia ha fatto l'interprete un paio d'anni fa, che vive proprio qui a Delhi. Ci porta nel suo negozio appena aperto, calzature di alta classe e abiti costosissimi...Valerio si prova un vestito da ben 5000 euro! Samir è di religione Sick e porta quindi sempre un turbante, anche se veste alla moda europea e ci porta a mangiare un piatto di pasta in un ristorante italiano.
Anche a Delhi c'è un forte, sempre costruito dall'imperatore Shah Jahan, e non ce lo facciamo scappare. Il complesso è enorme ma molto dell'antico splendore non può che essere immaginato, dato che le decorazioni sono quasi tutte scomparse, così come le fontane sono prosciugate e i giardini spogli.
Ultima tappa a Delhi è la moschea più grande in India, che raccoglie ben 25.000 fedeli. Anche questa, è stata costruita da Shah Jahan ed è davvero meravigliosa...aveva proprio buon gusto. Il ragazzo che ci vende il biglietto d'ingresso ci sconsiglia di lasciare le scarpe fuori...potremmo non ritrovarle mai più. Per la seconda volta riusciamo quindi ad entrare in una moschea (anche Lucia stavolta) e camminiamo scalzi nella luce dell'alba, mentre fuori la gente appena sveglia si lava e si veste per le strade dei bazaar

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