mercoledì 4 novembre 2009

Vientiane

Il treno preso a Bangkok ci lascia dopo 14 ore alla stazione di Nong Khai. Da lì prendiamo un tuk tuk che ci porta alla frontiera e dopo i soliti controlli arriviamo al ponte dell'amicizia che collega la Thailandia ed il Laos, stavolta con un bus. Facciamo il visto ed entriamo finalmente in Laos, anche se il viaggio non è ancora finito: ancora un'ora di tuk tuk per arrivare a Vientiane.

Questa città si vanta di essere la capitale più rilassata di tutto il mondo ed in effetti lo si capisce subito appena arrivati. Il traffico praticamente non esiste e i guidatori di tuk tuk preferiscono fare un riposino sull'amaca legata dietro al loro veicolo piuttosto che tartassare i turisti come invece fanno nei paesi vicini. Dopo avere trovato un albergo carino ed economico usciamo subito per andare a visitare i templi di Wat Phracao e Wat Sissaket letteralmente “invasi” da statue del Buddha, di ogni forma e misura, adornate con drappi di colore giallo e arancione. Proprio davanti all'uscita scorgiamo il Palazzo Presidenziale e ci perdiamo nelle vie della città fino ad imbatterci in una stupa (tempio) di colore nero e nella fontana della piazza principale. Primo assaggio di cucina laotiana con la famosa insalata di papaya e il macinato di maiale con menta e lime, buonissimi ma davvero piccanti!

Il secondo giorno ci incamminiamo verso il monumento più famoso del Laos, il tempio del That Louang dove incontriamo anche Miss Laos, che posa per un servizio fotografico ai piedi del tempio. Per spezzare la passeggiata di 4 km ci fermiamo all'arco di trionfo laotiano (ovviamente costruito dai francesi ai tempi della colonizzazione) anche se mai finito di costruire. La vista dall'alto è suggestiva e all'interno dell'arco (ribattezzato Patuxai) è pieno zeppo di bancarelle che vendono di tutto.

L'ultima tappa del nostro soggiorno a Vientiane è il Buddha's Park, a circa un'ora di tuk tuk dal centro. In questo giardino, voluto da un ricco signore di Vientiane, si possono trovare decine di statue di ogni tipo: dall'enorme Buddha sdraiato ad una sfera gigante costruita a tre piani, simboleggianti l'inferno, il purgatorio e paradiso a cui si accede dalla bocca di un demone. Le statue non sono particolarmente rifinite ma l'effetto nel suo insieme è stupefacente.

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