venerdì 4 settembre 2009

Tokyo

Finalmente, l'agognato Giappone. Nonostante i limiti di tempo che ci siamo imposti, l'elenco delle avventure nella capitale Tokyo è davvero impressionante...iniziamo da Shinjuku, uno dei quartieri principali in cui si concentrano grattacieli e centri commerciali. Camminiamo alla ricerca di un parco in cui si trovano vari templi, ma non lo troviamo...non male come inizio!! Finiamo invece in un giardino in cui si tiene un mercatino e dove moltissime persone senzatetto dormono un po' dovunque e stendono tranquillamente il bucato...le vittime della recessione giapponese? Tornati alla metro andiamo al parco di Yoyogi, uno dei più grandi di Tokyo, dove invece riusciamo a visitare il tempio Meiji, davvero bellissimo ed immerso nel verde. Tantissimi giovani e non si radunano nel parco ogni domenica ed è possibile vedere persone di ogni tipo ballare o semplicemente chiacchierare, vestite in modo davvero originale. Al tramonto passeggiamo nella via più famosa di Harajuku dove si trovano tutti i travestimenti immaginabili, utilizzati dalle harjuku girls, famose per il “cosplay”, cioè per i loro travestimenti, principalmente da lolita o gotici. Camminare in mezzo a questo fiume di ragazzi è un paradiso per i fotografi!!
Nella metropoli di Tokyo è facile evadere dal caos e dal traffico, basta infilarsi in uno dei tantissimi parchi o giardini che sono sparsi per la città. Il parco di Ueno è tra le nostre mete, con i suoi musei e templi, uno dei quali situato sulla sponda di un bel lago, pieno di carpe e di fiori di loto. Nel pomeriggio ci riposiamo un po' e la sera usciamo a Roppongi, famoso quartiere di locali notturni, in passato frequentato prevalentemente da gaijin, ovvero i non-giapponesi. Essendo un giorno feriale non troviamo grandi folle, ma ci divertiamo comunque e finiamo la ser­ata a Roppongi Hill, nel giardino di un nuovo centro commerciale modernissimo che domina il quartiere. Aspettiamo l'apertura della metro alle 5 e ci affrettiamo ad arrivare al mercato del pesce più grande del mondo, Tsukiji, dove assistiamo alle aste per la vendita dei tonni, enormi e congelati. I battitori scandiscono l'inizio dell'asta con una campanella e sembrano indemoniati...i compratori esaminano attentamente la mercanzia con tanto di pila e arpione per scavare nella coda tagliata del pesce e valutarne la prelibatezza. Nel mercato si trova di tutto, polipi, cozze giganti più grandi di una mano, seppie, insomma anche cose mai viste che non sappiamo identificare. Chi ci lavora si sposta su carretti automatici che si sfiorano a velocità incredibili senza mai colpirsi...tutti indossano stivali di gomma, non come noi che abbiamo il nostro vestito migliore addosso!!
Concludiamo la visita al mercato del pesce facendo colazione con un buon sushi, a quanto pare il più buono e fresco del mondo...e anche il più caro!! Ci mettiamo pazientemente in coda ma alla fine , soddisfatti, pensiamo che ne è proprio valsa la pena.
Anche qui nei dintorni visitiamo un tempio shintoista e ci sembra che tutto in Giappone sia “programmato” per ottimizzare il tempo...persino la religione! Per pregare infatti, i fedeli si avvicinano alla parte centrale del tempio, lanciano una monetina, suonano una campana, fanno un paio di inchini a mani giunte e se ne vanno, il tutto in circa 60 secondi!

Nemmeno la stanchezza riesce a fermarci e nel pomeriggio la metro ci rigurgita ad Akibahara, quartiere elettronico in cui le luci sono onnipresenti e i negozi vendono ogni tipo di bene elettronico. Anche qui varie ragazzine vestite da scolarette o lolite fanno volantinaggio ma sono restie a farsi fotografare...prendendo un volantino capiamo perché: sponsorizzano negozi erotici.

Gli ultimi due giorni li passiamo in un quartiere molto periferico di Tokyo a casa di Daisuke, un amico giapponese, che però lavora tutto il giorno...non sapendo bene come trascorrere il pomeriggio cerchiamo di farci spiegare da un ragazzo per strada dove possiamo trovare un Onsen, i famosi bagni pubblici giapponesi. Dopo aver chiesto alla polizia ci indica la strada ed entriamo con soli 800 yen nel posto più adatto per rilassarci dopo le ultime frenetiche giornate...nessuno parla inglese e probabilmente siamo i primi turisti che vedono! Uomini e donne sono separati in quanto la prima regola qui è la nudità, tutti vanno in giro come mamma li ha fatti senza il minimo pudore. Osserviamo ciò che fanno gli altri ed iniziamo con un lavaggio approfondito di circa mezzora, doccia, capelli, strofinando molto bene con un asciugamano piccolo. Dopo di che inizia il divertimento: ci sono vasche termali, idromassaggio, bagno turco, sauna, vasche di pietra calda dove ci si stende e in cui scorre l'acqua, sia all'aperto che al chiuso. Passano 3 ore in un momento, ci ritroviamo all'uscita con un sorriso e rigenerati. Da provare!!
Nell'ultimo sprint finale, ci decidiamo ad andare a Tokyo centro, cuore del business ma anche sede del giardino e del palazzo imperiale che però è chiuso al pubblico. Qualche anno fa si stava lavorando ad una legge che permettesse la successione al trono della prima figlia femmina dell'imperatore, in mancanza di un figlio maschio, ma la nascita del nuovo principe ha portato all'accantonamento della direttiva, non senza polemiche. Passeggiamo nel giardino imperiale cercando di immaginarlo in primavera, con tutti gli alberi in fiore...che meraviglia dev'essere! Non ancora sazi di giardini, proseguiamo con il Koshikawa Korakuen, in tipico stile giapponese con tanto di bambù, fontanella, laghetto, carpe e salici piangenti. Anche qui ci succede che ci fermino per darci il benvenuto in Giappone e per ringraziarci di essere venuti...proprio come facciamo in Italia! La giornata non si conclude qui. A Ginza, il quartiere più in per lo shopping di classe, camminiamo a naso all'aria guardando i palazzoni di Armani, Gucci, Louis Vuitton e varie e infine saliamo all'ottavo piano del Sony building, dove ci aspetta una proiezione in 3D di un acquario...proviamo anche a giocare alla play, ma è in giapponese e non abbiamo molto successo.
Ancora una volta la metro ci accompagna nella nostra avventura ad Odaiba, un'isola artificiale nella baia di Tokyo in cui si arriva su un treno senza autista. Fotografiamo il Rainbow Bridge e la sede della Fuji tv per poi rifocillarci in un buonissimo ristorante con vista sulla baia. Ad Odaiba si trova anche il famoso Gundam, un robot di 18 metri costruito per celebrare il trentesimo anniversario dell'omonimo cartone animato...il robot si illumina e si muove sputando fumo...la folla, prevalentemente costituita da giapponesi, osserva a bocca aperta ed esclamado “ooooooh” ad ogni movimento del gigante.
L'ultimo giorno torniamo a Shinjuku, dove facciamo un Prikura (foto ritoccate, vedi immagine) con Mari e Yoshi...davvero divertente!! Compriamo un manga e ci fermiamo a Tochomae per salire al 45esimo piano del Tokyo Metropolitan Government Building da cui si gode di una vista meravigliosa della città, gratis!
Ad Asakusa scattiamo le ultime foto a templi buddisti e shintoisti, di una bellezza che toglie il fiato, e ci divertiamo ad entrare nei numerosi negozi di souvenir lungo la via che conduce ai templi. Pranziamo con l'okonomiyaki, una specie di pancake giapponese e yakisoba, entrambi cucinati direttamente sulla piastra al nostro tavolo nel ristorante Sotomoro.

La vacanza giapponese si conclude con un viaggio infinito verso l'aeroporto, visto che l'orario dell'ultimo treno che ci hanno comunicato è sbagliato...arrivamo a Narita city, punto più vicino all'aeroporto e da li decidiamo di prendere un taxi....giunti a destinazione la polizia ci ferma per un lungo controllo mentre siamo ancora nel taxi: l'aeroporto è in realtà chiuso di notte, ma alla fine ci fanno passare e ci permettono di “accamparci” con materassino e cuscino fino alla partenza del nostro volo per Beijing.

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